Misteri e leggende di Cuba. Tostato, battuto, filtrato

Tostato, battuto, filtrato

Una volta l'uomo, terminata la giornata di lavoro, andò a passeggiare per i monti accompagnato dal suo "vecchio ronzino".

Cammina cammina, giunse al bosco più fitto. Improvvisamente, alla luce della sera, si fermò a guardare uno strano arbusto dai cui rami traboccavano frutti colorati e rotondi. L'uomo rimase stupito. Mai, dai monti alle pianure, dalla cima della palma alla sua grotta, aveva visto qualcosa di simile. Decise di assaggiare un frutto per sapere che sapore avesse. Morse: era poco dolce e appiccicoso. Non si poteva mangiare. Ma pensò che se era spuntata dalla terra doveva essere di qualche utilità per l'uomo. Lasciò passare vari giorni e varie lune. Poi tornò al centro del monte. Pensò e ripensò a cosa potesse servire quella frutta. Allora gli spiriti del monte dissero: "bisogna aiutare l'uomo". E inviarono un messaggio con la faraona, dalle piume bianche e nere, che canticchiò. Tos-Tao, Tos-Tao, Tos-Tao, fra le rocce del monte. L'uomo sorrise e raccolse la sua prima semina di grani per portarla nella sua grotta. Lì chiamò in aiuto il fuoco e presto il colore del frutto maturo divenne scuro. Però rimase di nuovo senza sapere che fare.

Attenti, gli spiriti ordinarono al tacchino di cantare. E lui lo lece: Bat-Tuo, Bat-Tuo, Bat-Tuo. Con un pezzo di legno l'uomo fece a pezzi i grani. Lasciò passare un pò di tempo. E come vide avvicinarsi un tacchino lo chiamò per domandargli:

- Tacchino, cosa faccio con questo frutto che la faraona mi disse di tostare e il tacchino mi disse di battere e ora non so cosa fare?

Il tacchino balbettò:
- Fil-Trato, Fil-Trao, Fil-Trao...

Il tacchino continuò il suo sentiero, indifferente. L'uomo pensò che se l'animale era stato messo sulla terra per accompagnarlo doveva seguire il suo consiglio. Mise a bollire l'acqua, ci mise la polvere dei grani, e subito si sparse per la montagna l'aroma del primo filtro...Ma siccome l'uomo non sapeva ancora cosa fare, la capra che stava guardandolo gli lanciò un grido:

- BEE-VI, BEE-VI!

E fu così che l'uomo riuscì a bere la sua prima chicchera di caffè.

Misteri e leggende di Cuba

Samuel Feijòo