"Ho creduto per molto tempo che l'aritmetica non fosse stata inventata che per risolvere i problemi dei teni che si incrociano e delle vasche da bagno che debordano. E' quando sono diventato grande che ho scoperto che si poteva fare meglio. Per esempio: calcolare il peso del cervello di un imbecille, l'apertura di braccia della Gioconda, la velocità di un'aringa, la lunghezza della corda necessaria a un disperato per impiccarsi. E poi, il peso di un ippopotamo nudo, la lunghezza della barba della regina Vittoria, la quantità di cabiale che un cassintegrato può acquistare con il suo salario...Insomma, i problemi che ogni persona responsabile dovrebbe porsi."
Così Jean-Louis Fournier ci invita alla lettura del suo libro, uno dei maggiori best-seller dell'ultimo anno in Francia. Un corso di matematica, comico dissacrante eppure istruttivo, una cosa mai letta prima.
"Ah, se la matematica ce l'avessero insegnata così!", viene da dire leggendo questo libro, che ci spiega che le persone sprofondano velocemente nell'alcolismo perchè, ignorando le frazioni, ordinano un litro di vino intero invece un quarto, e che il peso di un corpo varia leggermente quando lo si sposta sulla superficie del globo: infatti un bambino in Somalia pesa meno di un suo coetaneo in Svizzera.