Questo dizionario è stato pensato per servire da guida alle arti visive.
E' compatto, perché la nostra esperienza artistica si forma in luoghi diversi (mostre, musei, viaggi), e certo nessuno desidera spostarsi portando con sè un'intera biblioteca da consultare. Ed è anche esauriente, perché le varie arti non sono nettamente separate fra loro, né nella vita reale né nei libri.
Oggi si viaggia di più e in più luoghi, disponendo di una quantità di informazioni storiche maggiore di quanto sia mai accaduto in passato: la nostra generazione, quindi, è forse meglio preparata di quansiasi altra ad apprezzare l'arte di civiltà remote o estranee al mondo occidentale.
Poiché l'arte è per sua propria natura visiva, questo è un dizionario che, infine, oltre che di parole, fa uso di numerose illustrazioni e schemi grafici: per quanto possibile, essi fungono da definizioni valide in se stesse, in particolare laddove, come nella spiegazione di uno stile, le sfumature di un termine non possono essere pienamente spiegate a parole.
La nostra visione dell'arte è oggi più estesa di quanto lo sia mai stata e il vocabolario complesso da uscire spesso dai confini dell'uso comune.
Le oltre duemila voci e le quattrocento illustrazioni di questo dizionario costituiscono un patrimonio prezioso per spiegare con chiarezza le espressioni settoriali del linguaggio tecnico e della critica d'arte accostando i nomi delle opere e gli stili alle personalità.
Pittura, scultura, architettura, arti decorative e applicate, arti grafiche e tecniche fotografiche - in breve, tutto ciò che l'odierno linguaggio dell'arte raccoglie e registra . costituiscono il campo di scelta per parole e concetti inerenti tanto alla modernità quanto alla classicità, per poter facilmente interpretare qualsiasi testo d'arte e per affrontare con sicurezza ogni catalogo di asta o di museo.
Pag. 282, edizione del 1988.