Nota: la copertina presenta lievi segni del tempo e difetti.
È vero quello che scrive Jean Rostand: gli amori delle libellule sono strani, i più strani nel mondo degli insetti, che pure è gonfio di stravaganze. E mi piace immaginare che sia stata proprio questa stranezza ad attirarlo, a farlo tuffare a fondo nella vita segreta delle "gemme volanti" (dette anche "aghi del diavolo" o "magnifiche assassine" per l'abilità nel volo e la voracità). Basta pensare agli studi sulle larve acquatiche e ai sadici esperimenti che faceva, restando poi a osservarle da vicino, come in una lunghissima apnea. Certo, alla fine sapeva quasi tutto.
Quasi. Perché i misteri che avviluppano i comportamenti dei nostri piccoli compagni di pianeta sono ancora innumerevoli. Ed esiste perfino la possibilità che i loro cervellini - e perché no? - i gangli cerebroidi siano più coscienti di quanto un biologo di stretta osservanza sia disposto ad ammettere. Di fronte a questa eventualità Rostand si ritrae spaventato e si rifugia nelle certezze della sistematica e dei dati morfologici. E conta il numero di battiti d'ala al minuto.
Il fatto è che Jean Rostand in realtà ha avuto due padri: uno di sangue, ossia Edmond, poeta e drammaturgo, autore del romantico, ironico Cyrano de Bergerac, e uno spiriturale, Jean-Henry Fabre, l'entomologo più famoso del mondo, di cui tutti i naturalisti d'oggi sono un po' figli o nipoti.
Mirella Delfini
Pag. 142, pubblicato a ottobre 1998.
INDICE
Presentazione
Al lettore
Introduzione
La forma
L'organizzazione
Il volo
I costumi
L'accoppiamento
Gli amori e la deposizione delle ova
Costumi e caratteri sessuali
La riproduzione
La larva
La maschera
La fisiologia delle larve
I costumi delle larve
I nemici delle larve
Mute e metamorfosi
Bibliografia
Jean Rostand (Parigi 1894 - 1977), scrittore e naturalista francese, figlio del grande Edmond, crebbe nei paesi baschi dove si appassionò alla biologia attraverso gli scritti di J.H. Fabre. Scrittore brillante, iniziò a pubblicare libri di divulgazione; la sua produzione è vastissima e spazia dalla genetica alla storia naturale, dalla storia della scienza all'analisi del pensiero scientifico, né mancano opere dedicate ai legami tra biologia e società. Tra le sue opere: L'avventura umana (1935), Pensieri di un biologo (1944), I miracoli della biologia (1960), L'uomo artificiale (1968), Piccola storia della biologia (1946), Lazzaro Spallanzani (1959).