Fiabe e storie coreane. La moglie ingegnosa

La moglie ingegnosa

Dicono che questo episodio sia avvenuto al tempo di Yonsan'gun. Era costui un principe malvagio, crudele e vizioso, che fra le proprie turpi manie aveva anche quella di impossessarsi di tutte le donne d'una certa bellezza delle quali veniva a conoscenza. Un giorno, addirittura, il tiranno cominciò a mandare in giro per l'intero Paese i propri sgherri, affinché gli procurassero delle splendide ragazze con le quali potersi in seguito sollazzare.

Ora, dovete sapere che nella capitale viveva una donna bellissima, moglie di un alto dignitario, al quale, peraltro, era fedelissima e devota. Non appena la notizia dell'efferato ordine del principe si fu diffusa, ogni casa dove vi fosse una donna giovane e bella cominciò naturalmente a vivere nel terrore e, comprensibilmente, la preoccupazione era grande anche nella dimora del dignitario dalla bellissima e virtuosa moglie.

Puntualmente, dopo qualche giorno gli inviati del tiranno si presentarono, come temuto, in quella casa, con l'ordine di portare via quella splendida donna. Ai pianti e agli addii strazianti dei famigliari, però, ella reagì con assoluta compostezza e, dopo essersi vestita con calma, indossando i suoi abiti migliori, si lasciò condurre via senzafar trasparire il benché minimo turbamento.

Arrivò infine il momento cruciale, ossia il momento in cui dovette comparire davanti al tiranno. Costui, appena entrato nella asala dove la donna e le altre sventurate vittime erano state radunate, fu subito colpito dalla sua bellezza e le intimò di avvicinarsi a lui, allo scopo di poter essere meglio esaminata. Non appena la donna gli si fu avvicinata però, il principe tiranno fece una smorfia di disgusto, dicento ai suoi scherani: "Ma chi mi avete portato? E' bella, sì, ma puzza da far paura! Rispeditela subito a casa sua!".

E così fu fatto. Non appena la donna fu tornata a casa, fu naturalmente accolta con grandi festeggiamenti per lo scampato pericolo. Ma cosa era accaduto? Era accaduto che l'astuta e fedele moglie, sicura che prima o poi sarebbe stata sequestrata dalle guardie del tiranno, per alcuni giorni aveva tenuto, legati sotto le ascelle, dei pezzi di carne cruda che, decomponendosi, avevano impregnato il suo corpo d'uno spaventevole fetore. E fu proprio grazie a questo stratagemma che l'accorta sposa poté conservare l'onore proprio e quello della propria famiglia.

Fiabe e storie coreane

Maurizio Riotto