Fiabe e storie coreane. L'amico sincero
L'amico sincero
Una volta c'erano un padre e un figlio che vivevano insieme. Quando il figlio fu diventato adulto, il padre lo esortò a frequentare la società e a farsi degli amici. Passati tre anni, un giorno il padre chiamò a sé il figlio e gli chiese di quante persone fosse riuscito a diventare amico, in tutto quel periodo. Il figlio rispose che i suoi amici erano ormai moltissimi, ma il padre lo esortò a essere prudente, consigliandogli di mettere alla prova la sincerità di quegli "amici".
Il figlio disse che non sapeva come fare, ma il padre ebbe una buona idea. Scannato un maiale, lo mise dentro un sacco e poi dicce al figlio di recarsi con quello presso i suoi amici e di raccontare loro che le circostanze lo avevano costretto a uccidere un uomo e che ora cercava asilo per sé e un posto dove poter nascondere il corpo della vittima.
Seguendo il consiglio del padre, il figlio si recò a casa di quello che riteneva il suo migliore amico, ma questi, ascoltata la storia e temendo di rimanere coinvolto in un caso giudiziario, lo cacciò via. Lo stesso accadde con tutti gli altri amici dai quali si recò, così che, alla fine, fu costretto a tornarsene a casa nello stesso modo in cui ne era partito, ossia con il sacco contenente il maiale caricato sulle spalle.
A quella vista il padre decise di far vedere al figlio come si comporta in casi simili un vero amico. Preso il sacco col maiale, andò insieme al figlio a casa di un suo amico di lunga data, al quale raccontò la frottola dell'omicidio. L'amico del padre, sentita la storia, si offrì subito di nasconderlo in casa proprio e di far sparire il cadavere sotterrandolo nel proprio giardino.
Di fronte a quel comportamento il figlio rimase senza parole, e il padre lo invitò una volta di più a scegliere bene le sue amicizie, evitando di farsi degli amici che fossero tali solo di nome e non di fatto.
Fiabe e storie coreane
Maurizio Riotto