Il mondo dei dinosauri. Che cos'è un dinosauro
Che cos'è un dinosauro
I dinosauri ci sono familiari più di qualsiasi altra creatura dell'antichità. Nei musei i visitatori si accalcano davanti ai resti dei dinosauri per avere notizie precise su questi mostri, per tentare di ricostruirne il modo di vivere, o soltanto per divertirsi a osservare le loro strane e bizzare forme. Tutti questi atteggiamenti del pubblico hanno certamente una giusticazione: lo scheletro del dinosauro è una sfida sia alla fantasia che all'intelligenza, e questa sfida si avverte particolarmente di fronte agli scheletri esposti nelle rocce in cui sono stati ritrovati al Dinosaur National Monument dello Utah e nel Dinosaur Park di Alberta.
Ma i dinosauri li incontriamo anche nei cartoni animati, nei fumetti, nei racconti per ragazzi, di solito in contesti in non dovrebbero essere: per esempio, in compagni dell'uomo delle caverne o con mostri che sopravvivino su altipiani isolati nella lontana giungla. I dinosauri possono anche essere chiamati in causa quali rappresentazioni concrete dell'immaginario grande serpente marino, del mostro di Loch Ness, o di altri mostri, vanto di varie località.
In realtà, per quanto ne sappiamo, i dinosauri si estinsero molti milioni di anni prima che apparisse il primo uomo. E' pur vero che, ancor oggi, vi sono scienziati che mettono in dubbio questa affermazione, come è stato recentemente sottolineato da B. Heuvelmans nell'interessanti libro, anche se alquanto discontinuo, Sulle orme di animali sconosciuti. Ma le prove della sopravvivenza dei dinosauri sono così singolari (antiche sculture che mostrano esseri viventi simili a draghi; sensazionali affermazioni di viaggiatori incapaci di documentare i loro racconti), che devono essere accolte con profondo scetticismo, almeno fino a quando qualcuno, come il professor Challenger nel romanzo di Conan Doyle, sia capace di presentare un esemplare vivente.
Se, da una parte, è triste pensare che nessun uomo vedrà mai un dinosauro in carne e ossa, è, per altro, divertenete immaginare come potrebbe adattarsi la figura del dinosauro in un paesaggio moderno. Ma i dinosauri non appartengono al nostro mondo e non sarebbero capaci di sopravvivervi a lungo: appartengono a un paesaggio scomparso molti eoni fa, un paesaggio sepolto sotto la superficie della terra e risorto soltanto nelle ricostruzioni elaborate dagli scienziati.
I dinosauri sono, dunque, da considerare con un misto di timor panico e di compassione, in quanto resti di una forma di vita troppo fuori moda e incapace di sopravvivere, una disfatta mostruosa?
A questa domanda possiamo rispondere semplicemente: i dinosauri furono le forme dominanti della vita sulla terra per più di un centinaio di milioni di anni. E' perciò difficile considerarli una disfatta, ma, anzi, questo dato di fatto può anche rappresentare una lezione per tutti coloro che, al giorno d'oggi, fantasticano sull'idea di millennio, che, al confronto, è un'entità molto modesta. V'è ancora un futuro davanti a noi, forse altrettanto lungo quanto quello dei dinosauri all'inizio della loro storia.
Benché i dinosauri siano ormai noti da più di un secolo (Richard Owen coniò il vocabolo "dinosauro" nel 1842), recenti ricerche hanno continuano ad aggiungere notizie su di essi e sul loro mondo. La maggior parte della gente pensa ai dinosauri come a esseri enormi e poderosi, basando il proprio giudizio sulla taglia imponente di alcuni scheletri esposti, ma in raltà sono esistiti anche dinosauri non più grandi di un cane. I cervelli dei dinosauri sono piccoli, e questo haspinto molti studiosi a ritenere che essi fossero automi ottusi e lenti.
Tuttavia, come assirisce G. L. Jepsen, i cervelli sono come portafogli: il contenuto è molto più importante delle dimensioni. Infatti vi sono molti validi motivi per pensare che i dinosauri fossero animali molto attivi ed efficienti dal punto di vista motorio.
Per fare un esempio particolare, i dinosauri a becco d'anatra sono stati ritenuti simili alle anitre quanto al modo di vita dato che ricercavano il cibo frugando con il becco sul fondo di basse pozze d'acqua. Oggi, però, abbiamo prove dirette dell'infondatezza di tale teoria, come risulta da resti fossilizzati di cibo. Del resto, molte altre interpretazioni un tempo accreditate, devono esere rivedute.
Il termine Dinosauria è stato coniato dalle parole greche deinos (terribile) e sauros (rettile). L'espressione terror reptiles è dunque veramente adatta per questi animali. Comunque, dinosauro è un termine non più usato nella classificazione, giacché ora sappiamo che i dinosauri appartenevano a due diversi gruppi di rettili.
Per comprendere pienamente i dinosauri e la loro storia, bisognerebbe comunque poterli osservare nel loro ambiente e sulla sfondo della lunga storia della terra; infatti, i cento milioni di anni in cui dominarono i dinosauri sono soltanto un episodio della storia della terra.