Frutto di migrazioni etniche succedutesi nel tempo - prima gli indonesiani, poi i cinesi, poi gli indiani – e religiose – buddisti, taoisti, maomettani – la popolazione malese che abita il Borneo e gli stati di Sarawak e di Sabah ha in sé i germi di varie culture.
Se l’aquilone che vola spesso nei cieli non è solo un giocattolo, ma un appello lanciato alla divinità perché mandi soprattutto la pioggia secondo un credo indonesiano, il pescatore che sacrifica agnelli a un dato luogo perché lo considera animato da una forza vitale o il fantasma che si dimostra più ingenuo dei bambini si rifanno a una tradizione indigena, mentre le storie di sultani e di eroi appartengono a quella islamica.
Nessuna traccia, però, in Malesia, di rivalità etnica. Il messaggio di queste popolazioni è pacifico. Organizzate in piccole comunità multifamiliari, sono legati sì dal lavoro e dagli interessi ma anche da una consuetudine di rispetto reciproco, per cui la lettura di queste fiabe risulta particolarmente rasserenante.
Lo spirito delle risaie
In un tempo lontano due contadini trovarono, in un campo di riso, una bambina che si era perduta.
La portarono a casa loro e l’allevarono con immenso affetto come se fosse una figlia naturale. Essa divenne una sensibile e aggraziata giovane donna.
L’amore dell’uomo per la ragazza fece ingelosire la moglie, che un giorno perse il controllo delle sue emozioni e, folle d’invidia, picchiò la fanciulla cacciandola di casa.
Da quel giorno la vita dei due contadini non fu più serena, non ebbero più un buon raccolto e divennero ogni giorno più tristi e poveri.
Disperati per la loro malasorte, decisero di consultare un bomoh, il mago tradizionale.
Il saggio sapeva vedere attraverso le cose della natura e rivelò ai due vecchi che la bambina non era altri che lo Spirito dei Campi di Riso.
Il mago consigliò ai contadini di costruire un aquilone a forma di luna crescente: un wau bulan, e offrirlo al cielo in segno del loro pentimento.
La coppia seguì il suggerimento del bomoh e l’anno seguente ebbero un copioso raccolto.
Ancora oggi si fanno volare aquiloni durante le feste nel periodo del raccolto.
Formato 14 x21 cm.
Pagine 240
Disponibile anche in versione ebook
INDICE
Ringraziamenti
Introduzione
ESSERI INVISIBILI E BOMOH
Come Keling trovò Kumang
Il fantasma del pozzo
Itam e la principessa dei Bunian
Fatima e i fantasmi
ALBERI PARLANTI E ANIMALI STRAORDINARI
Come il daino ingannò i coccodrilli
La tigre e l’uomo gentile
Minah e la volpe
Pong Kapong, l’uccellino
Il cannone di Tamelan
Il cervo, la capra e il mosco
L’inaspettata fortuna di Hassan
L’albero di Siburan
Il sultano e il fringuello
IL GIUSTO AGIRE
Il re dei pesci
L’anello magico
Le due sorelle
Il tumulo del bugiardo
Bujang Terboyoi o le sette colline
La bella e la brutta
Il discepolo migliore
Leela e Manya
Il piccolo uomo verde
La magica borsa di riso
Il flauto parlante
Il colombo d’oro
Il principe Chang Kurop
La monetina
L’INGANNO DELLA MORALE
Lo sciocco del villaggio
La lunga attesa
La tela maledetta
Il topo dai denti taglienti
IL MITO E LA STORIA
La città del leone
Il ventaglio della principessa
Wau Bulan
Come Dalat prese il suo nome
L’albero del sangue
Il riso magico
Il posto del vero amore
I sette villaggi di Rirong Saong
La grotta di Krokong
Batu Burung
STORIE DI EROI E DI SULTANI
Il drago e la perla
I pirati di Riu
L’arrotino
Sihodoh
L’insolita esperienza di Raja Sultan
Il sultano Husain di Haru
Hang Tuah
Bibliografia
Fonti delle fiabe